sabato 27 ottobre 2012

La grave situazione dei malati di SLA


Ancora una volta mi trovo a dover parlare della grave situazione dei malati di SLA per cui il percorso è ancora tortuoso. Sono profondamente colpita dall'ennesimo sciopero della fame che stanno conducendo per i mancati finanziamenti (già promessi) e per i tagli alla non autosufficienza.
Anche in Piemonte come in altre regioni arriva lo sconforto di questi malati e delle loro famiglie: mancano gesti concreti e la situazione è davvero insostenibile.
Nella prossima settimana presenterò un'interrogazione urgente al Ministro affinché risponda verificando se le regioni si siano attivate o meno e, ancora una volta, chiederò al governo un impegno serio su questo fronte.
Sono malati di SLA, molto gravi, non possiamo farli aspettare.

HO PARTECIPATO AL FORUM EX. ART. 26


Lo scorso 25 ottobre presso la Sala Papa Giovanni si è svolto un convegno a cui ho partecipato, organizzato dal forum ex. Art. 26.
Oltre a loro, numerose associazione che si occupano di sanità e disabilità.
Il forum ha chiesto particolare attenzione proprio nei confronti dei disabili: il campanello d'allarme sta già suonando a causa dei tagli lineari imposti dalla regione Lazio che mette in seria difficoltà la riabilitazione di questi malati.
Sempre continuando in questa direzione, lo stesso forum ha attivato una raccolta di firme per impedire l'applicazione dei decreti commissariali della Regione.
La situazione è molto grave e sono ben cosciente di quanto i tagli peseranno. Ancor di più dunque si fa attuale l'invito a tutta la classe politica a lottare contro gli sprechi e per una politica più equa e solidale nei confronti dei più fragili.
Sono vicina alle istanze del forum e a loro ho promesso il mio impegno sebbene vi sia un po' di amarezza per l'avvicinarsi della fine di legislatura e nel vedere che, nonostante tutto l'impegno profuso da parte mia e di tanti miei colleghi, sia molto difficile dare risposte concrete su tutti i tanti fronti del mondo della disabilità.
Detto questo, il mio impegno va avanti sino all'ultimo giorno!

Interrogazione sulle federazioni sanitarie


INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

BIONDELLI - Al Sig. Ministro della Salute, al Sig. Ministro degli Affari Regionali, al Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze

Premesso che

con la Legge Regionale 28 marzo 2012, n° 3, la Regione Piemonte ha costituito le Federazioni Sovrazonali (FS), “al fine di promuovere il passaggio del servizio sanitario regionale da una fase caratterizzata dalla centralità aziendale e da logiche competitive ad una nuova fase orientata alla cooperazione interaziendale ed alla realizzazione di reti integrate di offerta” (articolo 2, L.R. 3/2012);

ad esse (Federazioni) sono state affidate le seguenti funzioni:
a)      piani di acquisto annuali e pluriennali e approvvigionamento di beni e servizi, ad eccezione dei servizi socio-sanitari;
b)      gestione del materiale, dei magazzini e della logistica;
c)      sviluppo e gestione delle reti informative e digitalizzazione del sistema;
d)     gestione del patrimonio immobiliare;
e)      programmazione degli investimenti;

che in tema di approvvigionamento di beni e servizi, la stessa Regione Piemonte aveva in precedenza provveduto alla creazione (ed è tuttora esistente) la S.C.R. (Società di Committenza Regionale) con l’obiettivo di ottimizzarne l’acquisizione;

Rilevato che

la creazione delle FS, sostanzialmente, dal punto di vista organizzativo richiamava la precedente previsione delle “aree sovrazonali”, con la differenza – non di poco conto in tempi di spending review – che tali aree sovrazonali non determinavano alcun aggravio di spesa a carico del servizio sanitario regionale, essendo solo uno strumento per la gestione interaziendale di tematiche comuni;

in tal modo, al numero di 19 Aziende Sanitarie (Locali, Ospedaliere ed Ospedaliere Universitarie) si aggiungono 6 Federazioni Sanitarie, determinando il passaggio da 19 Direttori Generali a 25 (infatti, ai fini retributivi l’Amministratore Unico delle FS è sostanzialmente equiparato al Direttore Generale di ASL);

Preso atto che

da fonti giornalistiche (es.: La Stampa, 22 maggio 2012) si è appreso che il Ministero per gli Affari Regionali ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge di riforma della sanità piemontese, anche per la mancanza di copertura finanziaria delle nuove Federazioni Sanitarie;

sempre da fonti giornalistiche, sul punto, la posizione della Regione Piemonte nega ulteriori oneri finanziari, asserendo che i costi dei nuovi Amministratori Unici sono pareggiati dall’accorpamento di 3 Aziende Sanitarie in una unica;

Rilevato che

tale risposta appare insufficiente, in quanto il risparmio di 2 indennità non può coprire la spesa di 6 nuove indennità, peraltro di importo superiore alle prime;

Considerato, inoltre, che

la legge regionale in discorso nulla dice in tema di gerarchia delle competenze: infatti:
  • il Consiglio di Amministrazione della FS è composto dai Direttori Generali delle ASL che la compongono;
  • il Consiglio di Amministrazione, nomina l’Amministratore Unico designato dalla Regione;
  • l’Amministratore Unico ha funzioni di programmazione e controllo di rilevanti attività che la Legge Nazionale riserva alle singole ASL;

la conseguenza di tale situazione porterebbe ad avere un soggetto (il Direttore Generale di ASL) che è controllore dell’Amministratore Unico (in quanto è componente del CdA che lo ha nominato) ed è controllato dall’Amministratore Unico (in quanto esplicitamente prevista la funzione di controllo nei confronti delle ASL);

tale confusione organizzativa si ripercuote anche sul personale; la legge regionale prevede che le persone che operano per la FS rimangano dipendenti delle proprie Aziende Sanitarie, conservandone i relativi trattamenti stipendiali. Tale scelta comporterà inevitabilmente delle disuguaglianze di trattamento retributivo, in quanto i singoli contratti integrativi aziendali prevedono differenze – a volte anche sensibili – nella parte relativa alla retribuzione di risultato e ad altre voci variabili. La conseguenza inevitabile è che persone che svolgono le stesse mansioni all’interno della FS percepiscono stipendi differenti;

in data 22 ottobre 2012 è stato depositato avanti al TAR Piemonte il ricorso predisposto dall’Organizzazione Sindacale Confedir-Sanità contro il provvedimento di creazione delle FS;

Preso atto, ancora, che

fonti giornalistiche riportano le affermazioni – in data 18 ottobre 2012 – dell’Assessore alla Sanità secondo la quale “la Regione Piemonte è tecnicamente fallita”, atteso che il debito complessivo ammonta a 10 miliardi di euro, di cui 900 originati dal servizio sanitario regionale;

il sito ufficiale della Regione Piemonte – il giorno successivo: 19 ottobre 2012 – rileva che “i conti della sanità piemontese non sono fuori controllo e la Regione non è fallita”;

la relazione che la Sezione di Controllo per il Piemonte della Corte dei Conti, in data 16 ottobre 2012, ha presentato alla Commissione parlamentare di inchiesta della Camera dei Deputati sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari regionali ha rilevato che non esistono i bilanci del settore sanitario per gli anni 2010 e 2011 e che i debiti del settore sanitario piemontese ammonterebbero a 4,7 miliardi di euro;

si interroga

il Sig. Ministro per gli Affari Regionali per sapere se corrispondano al vero le notizie circa l’impugnazione avanti alla Corte Costituzionale della legge di riforma della sanità piemontese, ed in caso affermativo, per conoscere lo stato attuale dell’impugnativa stessa;

il Sig. Ministro della Salute per sapere
  • se ha contezza della situazione che si è venuta a creare nella Regione Piemonte con l’attivazione delle Federazioni Sanitarie, sia tra i dipendenti del settore sanitario sia tra la popolazione;
  • quali iniziative, rientranti nelle proprie prerogative ministeriali, intenda assumere in merito alla creazione delle Federazioni Sanitarie ed al loro funzionamento, anche nell’ottica degli adottati ed adottandi provvedimenti in tema di spending review;

il Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze per sapere quale sia il reale stato di consistenza finanziaria del settore sanitario della Regione Piemonte, atteso che le cifre diffuse relativamente al debito regionale risultano quanto mai discordanti tra di loro ed ingenerano confusione ed incertezza sul futuro delle prestazioni che potranno essere garantite alla popolazione piemontese.

giovedì 25 ottobre 2012

“CON BERSANI, PER IL LAVORO E LO SVILUPPO


Io Aderisco, potete farlo anche voi scrivendo direttamente a damiano_c@camera.it



Noi riteniamo che il lavoro rappresenti un elemento centrale della nostra identità politica e sociale e che la sua valorizzazione sia il motore di una crescita di qualità, l'unica che può portare il paese fuori dalla crisi attuale. Crediamo che sia importante che il Partito Democratico, come ha fatto Pierluigi Bersani nella Carta di Intenti, sia in grado di avanzare una proposta che assuma il riconoscimento della risorsa umana come elemento, non solo simbolico, di definizione di un programma di governo di centrosinistra capace di riformare il paese. In questa ottica pensiamo che sul piano sociale sia indispensabile costruire una  proposta che, mentre prosegue nell'impegno assunto da questo governo in Europa e sul piano internazionale per la difesa dell'Italia dall'aggressione dei mercati, dia un chiaro segno di cambiamento sul terreno dello sviluppo e del welfare. Proponiamo di assumere come obiettivo la costruzione di uno stato sociale di profilo europeo. 

Dobbiamo puntare ad una politica di incentivi allo sviluppo che batta la logica del puro rigore e le politiche restrittive di stampo liberista, così come occorre una iniziativa sui temi della politica industriale che superi la logica dell'emergenza e si proponga di censire un catalogo di settori strategici della nostra economia, considerando che siamo il secondo paese manifatturiero d'Europa dopo la Germania. La riduzione del cuneo fiscale che grava sul costo del lavoro a tempo indeterminato può dare più competitività alle imprese e maggiore potere d'acquisto ai lavoratori, accanto ad una tassazione di favore per i redditi più bassi da lavoro dipendente, autonomo e da pensione. Considerata la particolare e drammatica situazione del mercato del lavoro occorre definire un piano straordinario per l'occupazione giovanile e femminile. Inoltre, c'è un capitolo che riguarda le relazioni sociali: noi proponiamo la ripresa della concertazione come metodo di governo e di prevenzione del conflitto, l'introduzione di regole di democrazia economica nelle grandi imprese ed una nuovaregolazione dei temi della rappresentanza nei luoghi di lavoro, a partire dalla modifica dell'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori. Infine, le riforme del governo Monti non vanno cancellate, ma corrette e migliorate, a partire da  quella del sistema previdenziale per risolvere definitivamente il problema dei lavoratori rimasti senza stipendio e senza pensione e va introdotto ilprincipio della flessibilità, assolutamente coerente con il sistema contributivo per consentire ai lavoratori, superata una certa soglia di età e di contributi versati, di scegliere il momento più opportuno per andare in pensione. Per quanto riguarda la riforma del mercato del lavoro dobbiamo attendere l'esito del monitoraggio previsto dalla riforma stessa, al fine di verificarne l'impatto sulla realtà del sistema produttivo. Fin d'ora si può però immaginare che si renderà necessario correggere gli ammortizzatori sociali di fronte al prolungarsi della crisi economica e garantirne la universalizzazione a vantaggio dei più giovani.  
Cesare Damiano, Pierpaolo Baretta,  
20 ottobre 2012 

giovedì 18 ottobre 2012

Interrogazione su LEA


AL SIG. MINISTRO DELLA SALUTE

Premesso che:
-          il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001 ha provveduto a definire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), resi cogenti dall'articolo 54 della Legge 289/2002 (Legge Finanziaria 2003);
-          nell'ambito della macro area dell'assistenza distrettuale,  è prevista la garanzia dell'erogazione di prestazioni  dell'area sanitaria e socio sanitaria a favore di persone con problemi psichiatrici, di disabilità fisica, psichica e sensoriale, pazienti  in fase terminale, persone con infezione da HIV, ecc.;
-          in data 1 marzo 2012 è stata presentata alla Camera dei Deputati una petizione (n° 1403 del 2012) riguardante il finanziamento dei LEA per le persone non autosufficienti, promossa da 57 organizzazioni pubbliche e private e sottoscritta da 16.786 cittadini;
Considerato che:
in data 11 luglio 2012, la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha approvato una risoluzione (n° 8-00191) con la quale si invitava il Governo ad assumere le iniziative necessarie ad assicurare la corretta attuazione e la concreta esigibilità delle prestazioni sanitarie e delle cure socio sanitarie previste dai LEA alle persone con handicap invalidanti, agli anziani malati cronici non autosufficienti, ai soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer o da altre forme neurodegenerative e di demenza senile e ai pazienti psichiatrici, assicurando loro l'erogazione delle prestazioni domiciliari, semiresidenziali e residenziali;
si chiede di conoscere
quali iniziative il Governo, su proposta del Sig. Ministro, intende adottare al fine di garantire l'effettiva esigibilità dei Livelli Essenziali di Assistenza, soprattutto nell'area dell'assistenza domiciliare, semiresidenziale e residenziale alle persone con disabilità, fisica, psichica o sensoriale, agli anziani malati cronici non autosufficienti, ai soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer o da altre forme neurodegenerative e di demenza senile e ai pazienti psichiatrici. 

lunedì 15 ottobre 2012

Oggi con “ANMIL” ad Oleggio



Oggi è la  sessantaduesima “ GIORNATA NAZIONALE PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO”.
L’ANMIL  è una presenza di tutela ed un  punto di sicuro riferimento per tutte quelle persone che nel mondo  del lavoro , hanno trovato una realtà per la loro realizzazione umana ma al tempo stesso per un incidente la loro vita ha avuto un cambiamento radicale per loro e per i loro cari.
Gli incidenti sul lavoro nel 2011 sono stati settecento venticinquemila c’è stata una modesta diminuzione come riferisce l’INAIL , anche se è utile ricordare che comunque molti hanno perso il lavoro.
Vorrei  ricordare anche tutte le donne che sono state vittime di incidenti sul lavoro sono molte ma se ne parla poco.
Ho colto con interesse la proposta fatta dal Presidente “ANMIL “ Viscardi  che mediante l’ associazione presenterà una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del Testo Unico (molto datato) dell’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali .

Grazie ancora all’ “ANMIL” al SINDACO di Oleggio Marcassa che ci ha ospitati  , e auguro buon lavoro

INCONTRO CON LA COMUNITA’ MAROCCHINA. NASCE A BORGOMANERO L’ ASSOCIAZIONE ARCOBALENO-MAG.


Care amiche,amici ieri presso la SOMS di corso Roma  ho partecipato ad una interessantissima iniziativa promossa dalla neo Associazione “ARCONALENO-MAG “  , questo gruppo è formato da alcuni esponenti della comunità del Marocco .
Colgo l’occasione per ringraziare il suo Presidente il Sig. Mohammed  Samki  e tutto il comitato organizzativo.
Durante il dibattito sono emerse numerose criticità tra cui anche il problema della cittadinanza.
Voglio ricordare che in Italia gli immigrati marocchini sono cinquecento cinquanta mila  questo dato dovrebbe far riflettere le nostre Istituzioni .
L’ integrazione fra popoli e diverse culture passa anche attraverso la partecipazione alla vita politica del nostro paese, in Italia rispetto ad altri paesi europei  dove si ha una cultura ed una legislazione più adeguata a garantire un integrazione reale tra etnie diverse.
Desidero augurare buon lavoro a questa Associazione.

giovedì 11 ottobre 2012

"I bambini vanno ascoltati"


Sono rimasta molto colpita dalle immagini che sono state rese pubbliche ieri sera a "Chi l'ha visto".
Oggetto di questo video, il dramma vissuto da un ragazzo del padovano conteso dai suoi genitori e, come si vede, letteralmente "strappato" a uno dei due con l'aiuto delle forze dell'ordine.
Sono indignata dinnanzi ad uno spettacolo di questo genere: non esistono a mio parere giustificazioni rispetto al trattamento riservato - a prescindere dalla storia pregressa - a questo ragazzo.
Per un ragazzo, la separazione è un momento drammatico che deve essere vissuto in un ambiente protetto e il più possibile in grado di sostenerlo in questo non facile passaggio.
Auspico che si possa far luce con rapidità su questa triste vicenda che è grave e deplorevole e che, laddove accertate le responsabilità, si possa procedere con provvedimenti immediati.