mercoledì 23 gennaio 2013

ERASMUS/CANDIDATI PD:"Ennesima occasione mancata dal Governo di dare ascolto ai cittadini"



COMUNICATO STAMPA SEN. FRANCA BIONDELLI
  
L' indimenticabile Giorgio La Pira, durante un celebre discorso, paragonò i giovani alle rondini che sentono il tempo e si muovono all' arrivo della primavera. Noi crediamo che uno dei compiti fondamentali della politica sia quello di incentivare il percorso delle nuove generazioni ad una partecipazione attiva alle decisioni del nostro Paese. In un periodo di forti cambiamenti, come quello che stiamo vivendo, il contributo che i giovani, con la loro inesauribile energia e l' immensa passione che ci mettono in ogni cosa, possono dare per la ripresa dell' Italia è molto importante, se non essenziale. Dobbiamo pensare che essi non rappresentano solo il futuro, ma anche il presente di questo Paese. .

Il problema degli studenti temporaneamente all' estero per corsi, stage o similari impossibilitati ad esercitare il diritto ed il dovere del voto era già stato sollevato nel 2011, prima delle elezioni amministrative e referendarie, dal Senatore del Partito Democratico Stefano Ceccanti, che aveva presentato un ordine del giorno, votato e condiviso fin da subito dalla nostra rappresentante in Senato allora e candidata oggi, Sen. Franca Biondelli. Il Governo ha ribadito più volte che il tema sarebbe stato affrontato e risolto durante i lavori per la nuova legge elettorale, i cui risultati crediamo sono noti a tutti. Anche in questi giorni, i tecnici hanno dimostrato tutta la propria rigidità. La soluzione c' era e il Partito Democratico ha continuato a ripeterla: inserire gli Erasmus, nonché stagisti o lavoratori precari, ufficialmente registrati in un' università estera o con un regolare contratto di stage o di lavoro, nell' elenco dei "temporaneamente ammessi" al voto. Un provvedimento di questo tipo all' ultimo minuto qualche difficoltà, sopratutto alle ambasciate, lo avrebbe causato, ma sarebbe stata una grandissima risposta alla richiesta di 25.000 giovani.

Questa è stata l' ennesima occasione mancata dal Governo di essere sensibili alle istanze dei cittadini, di non essere la "pecora nera" continuamente redarguita dall' Unione Europea, di dare la possibilità di crescere e partecipare ad una generazione da cui ci aspetta si un ruolo da protagonista nella ripresa del nostro bel Paese.

Non possiamo che concludere queste riflessioni con l' impegno, nostro personale e di tutto il Partito Democratico, di porre il problema ai primi posti dell' agenda politica del prossimo Governo. Non possiamo più permetterci di negare il voto a più di 25.000 studenti.