sabato 9 luglio 2016

A Milano per il convegno organizzato da Assolombarda ‘La salute e sicurezza sul lavoro come driver di competitività territoriale’

Negli ultimi anni, sul tema ‘Salute e sicurezza sul lavoro’ il compito delle Istituzioni, della politica, delle forze sociali ed economiche di questo Paese è stato quello di non far cadere queste domande, rammentando e rafforzando l’idea che non si può e non si deve morire nel luogo di lavoro perché la salute e la sicurezza dei lavoratori sono diritti fondamentali, intoccabili, iscritti nella nostra Costituzione e nella Carta dei trattati dell’Unione europea; ed è proprio sul rispetto del lavoro e della dignità dei lavoratori che si misura il grado di civiltà e di sviluppo di un Paese. Il Governo italiano ha più volte sottolineato, anche presso le sedi internazionali, l’impegno a contrastare e ridurre gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, in maniera convinta e nel pieno rispetto delle strategie comunitarie in materia, coniugando equità sociale e crescita economica. Ciò presuppone una legislazione attenta ed efficace, che miri, innanzitutto, alla prevenzione dei rischi da lavoro e indichi in modo chiaro e completo ai datori di lavoro e ai lavoratori le misure di tutela da adottare in ogni luogo di lavoro. Vorrei sottolineare che la strategia di prevenzione promossa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali  privilegia, nell’aggiornato contesto normativo, l’adozione di misure condivise tra Amministrazioni e parti sociali, volte a promuovere la prevenzione e la sicurezza sul lavoro attraverso la formazione e l’informazione, la qualificazione delle imprese e la semplificazione degli adempimenti burocratici. È stato adottato un sistema di prevenzione che valorizza una effettiva collaborazione tra lavoratori e aziende/datori di lavoro. Sul fronte della sicurezza del lavoro l’obiettivo del Governo è quello di lavorare ad un progetto a infortuni zero, forse un’utopia ma ci dobbiamo provare. Assolombarda Confindustria ha presentato un progetto con il quale vuole promuovere la cultura manageriale della sicurezza e della salute sul lavoro,  che riteniamo assolutamente positivo e che va proprio nella direzione di prevenzione, formazione e scambio di buone prassi tra i vari attori istituzionali. 

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